lunedì 23 settembre 2013

Viaggio in Italia: il Salento in gelateria.

E finalmente anche per me venne il tempo di fare la valigia (se così si può chiamare una borsina da infilare in un borsone che si lega ad una moto e che ha come scopo nella vita spiegazzare persino i dischetti di cotone struccanti!), la meta: il Salento e i suoi gelati.
Son partita con l'entusiasmo di chi sta dieta per tutto il luuungo inverno (o, ehm, ci prova) e vede nelle vacanze l'agognata isola felice di strafogo culinario senza rimorso.
Mi dicevo "in Puglia c'è la frutta, c'è il latte, c'è il sole, c'è il mare...il gelato DEVE essere buono ovunque!"- e già nuvolette di Stracciatelle pannose mi apparivano in sogno i giorni prima.
Invece...
Ma vado con ordine.
Al primo giro (casaBrescia-Puglia) c'è stato un pit-stop a Perugia dove, in un assolato lunedì pomeriggio,  fidandomi solo del mio occhio, mi sono infilata qui:
La gelateria Gambrinus si trova nella parte storica della città, in pieno centro ma in un vietta un poco defilata (fontana alle spalle, sempre dritti verso il belvedere, vicolo sul lato destro).
Non ho avuto la levitazione misitica verso il paradiso dei golosi ma il gelato ha comunque il suo perchè; sapori ben distinti, godibile, al giusto prezzo. Se siete in una città turistica (moolto) come Perugia e volete un buon gelato senza fregature trattasi di un ottimo posto.
In verità avrebbe meritato un secondo giro e una degustazione meno avventata perchè, devo ammetterlo, ho commesso un'errore essenziale, ho abbinato la Stracciatella ad un gusto della casa che comprendeva cioccolato, rum e amarene. Buonissimo ma ha soffocato totalmente la delicata Stracciatella (il mio gusto "test") e non sentivo il sapore di latte.
Dovrei tornarci per approfondire, nel frattempo, se a qualcuno capita di passare a Perugia e assaggiare mi faccia sapere: "la Stracciatella sa di latte?"
(Voto: 6.5)

Poi dritta in Puglia, dove , per non arrivare impreparata, mi ero portata una serie di indirizzi mirati, presi dal "web-che-ne-sa", sopratutto qui (qualcuno porta con se le guide ai monumenti, io mi porto la guida delle gelaterie/pasticcerie. Precisa no?).
Il mio GelaTour del Salento inizia a Gallipoli, dove mi ero segnata la storica "Accademia del Gusto" (che solo ora mi accorgo non essere nel link citato..uhmmm...dove avevo la testa?!?).
Avrei dovuto capirlo dall'allarme rosso: "avventori=0" unito a "caldo=37°" ed, in effetti, l'atmosfera del posto mi aveva messo qualche sospetto (quando ti inventi un gusto con dentro gli Smarties la trasformazione del gelato che ei-fu artigianale in McFlurry è mooolto vicina!)  ma il gelato non era "a vista", era nelle carapine,e comunque avevo deciso che dovevo provare.
Nel dubbio ho scelto di razzolare su un terreno certo: due coni, uno tutto Stracciatella e uno tutto Pistacchio:
Allora, i due soggetti della foto son costicchiati parecchio sopra la media (ed, ebbene sì, da Perugia a Gallipoli, non ho cambiato lo smalto!!)
Ammetto anche che, il mio cono, durante le complesse operazioni di fotografia con il cellulare, una leccatina l'aveva avuta ma piccola piccola, giusto per non sbrodolare il casco (N.D.R. tentativo peraltro fallito). La verità è che i due soggetti sono così diversi perchè uno è il piccolo e l'altro è il medio, costo totale 6 euro!!.
Dopo la prima leccata e nonostante l'ORRORE della cioccolata a pallini ne sono seguite altre due o tre ma del sapore di latte nessuna traccia e neppure di quello di cioccolata fondente. Il Pistacchio, poi, si è rivelato appena decente. Inoltre colava in modo eccessivo anche considerando l'attenuante supercaldo ...insomma......bahhhhhhhh..truffa, imbroglio!
Forse un tempo questa era una gelateria artigianale, adesso è un richiamo per turisti con il portafoglio largo.
Ecco la sua degna fine:
Io prefrisco un buon gelato industriale ad un pessimo gelato artigianale,quantomeno spendo il giusto!
(Voto: 5)

A questo punto mi sentivo demoralizzata. Il GelaTour non si stava rivelando soddisfacente così mi sono diretta verso una certezza: Lecce! Attorno a questa città ruotano nomi come cioccolateria Maglio,  pasticceria Natale e caffè Alvino.
Avendo, purtroppo, anche io alcuni limiti al tasso zuccherino che riesco ad introdurre nel sangue ho dovuto fare una scelta: gelato da Natale e caffè in ghiaccio con pasticcini da Alvino, niente Maglio, troppo caldo per il cioccolato puro.
Forse era la settimana delle mie scelte sbagliate.
La pasticceria Natale ha un enorme banco dei gelati e leggenda vuole che il suo Pistacchio sia da favola.

Eccoci al dunque:

Ebbene sì, ho tolto lo smalto dalle unghie.
Ebbene sì, ho scelto ancora la Stracciatella e un gusto che, giuro, non mi ricordo (e questo la dice tutta!).
Ebbene sì, c'era anche il maniaco del Pistacchio e ho assaggiato anche quello.
Ebbene...nessuno di questi mi ha detto granchè.
Buono sì. Eccelso no.
(Voto: 7)

La cialda però, ecco, quella era veramente superiore; se andate alla pasticceria Natale prendete una cialda vuota e poi fatevela riempire dietro l'angolo da:
Quì, in piazza a Lecce, al caffè-pasticceria-gelateria Alvino ho trovato finalmente la pace interiore.
Non ho, ahim,  preso il gelato (l'avevo appena preso sopra) ma ho gustato un'ottimo caffè in ghiaccio (leggasi caffe+latte di mandorla sul fondo e ghiaccio) e una selezione di pasticcini.

La superiorità dei pasticcini, l'aspetto dei coni che vedevo uscire copiosi e le facce dei leccesi (che vengono quì per il gelato) mi hanno confermato che, ho SBAGLIATO! Avrei dovuto morire di glicemia lì, sul quel tavolino, con caffè, pasticcini e ANCHE il gelato! Magari uno Spumone!
Alvino aspettami, tornerò!!
(Voto: 8+riserva pro mancato assaggio del gelato)

L'ultimo giorno di vacanza, oramai ebbra di colori e sapori, dopo aver ridotto la dignità dell'Harley allo stile  "Mary Poppins" (ovvero dell'arte di portarsi a casa litri di olio d'oliva, forme di pecorino, tarallini e fichi secchi  insieme a calzini sporchi e tute da pioggia), mi sono lasciata guidare dal mio intuito e nella splendida cornice del castello di Otranto, tra vicoli ricchi di offerte conerecce, ho scelto di entrare alla gelateria Cavour.
Piccolina ma promettente, mi ha regalato il gelato migliore della vacanza; un cono bigusto, Stracciatella e Fico, veramente ottimo. Finalmente il gusto del Salento da leccare!!

Pregasi notare i pezzi di cioccolata GRANDI. Forse nella foto non li si nota bene ma ci sono anche i semini dei fichi. L'ho amato!
(Voto: 8.3)

Dove:
Gelateria Gambrinus - Via Luigi Bonazzi n.3, 06121- Perugia- Italia
  Web: www.gelateriagambrinus.it 
Accademia del Gusto - Piazza Imbriani 33-34, 73014 - Gallipoli - Italia
Pasticceria Natale - Via Salvatore Trinchese, 73100 - Lecce - Italia
  Web: www.natalepasticceria.com
Caffetteria Alvino - Piazza Sant'Oronzo 30, 73100 - Lecce - Italia
 Web: www.caffealvino.it
Gelateria Cavour- Largo Cavour n.8 - Otranto - Italia
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Travel in Italy: the Salento in an ice-cream.

(incoming....)


 


venerdì 30 agosto 2013

Gelateria Sottozero (come attirare una persona: me!)

Io ho una regola, quando studio una nuova gelateria parto sempre da due gusti: Stracciatella e un gusto strano (magari il gusto del mese). Il primo perchè è il mio gusto preferito, quindi mi deve conquistare. Il secondo perchè essendo un'incognita se non è notevole, dopo due leccate, mi stanca/disgusta.
La mia teoria è che solo provando tutte le Stracciatelle del mondo mi sarà possibile trovare la gelateria perfetta, quella da amare per sempre e dove depositare direttamente lo stipendio!
Di solito mi faccio anche accompagnare da un talebano del Pistacchio, così assaggio pure quello e il quadro è completo.
Ora, è da un mesetto che compro vaschette da mezzo kg di gusti Stracciatella/Pistacchio della gelateria Sottozero per dire a tutto il mondo quanto mi garba il loro gelato, possibilmente accompanando le mie esternazioni con tanto di foto di rito (come i gastrofanatici  seri dei Blog seri)..ma ..NIENTE.
Il gelato (misteriosamente) finisce prima che io sia riuscita a scattare la foto!!
Così, ieri sera, è scattata la Missione Impossibile: fare una foto prima di mangiare il gelato.
Direttamente sul luogo, onde non cadere nella tentazione di dire "Vabbè, dai, lo ricompro un'altro giorno per la foto".
Ok, ok, è vero io sono una golosa, ma non sono una golosa indifferenziata (Regola n.1: "Per ingrassare deve valerne la pena!").
E' che questo gelato è veramente delizioso.
E' buono così, sul cono, da lecca, senza fronzoli e senza ostentazioni esotiche.
E' buono nella sua semplicità.
Al punto da farmi uscire di casa (con l'auto!!!) e andarci apposta.
(ed è anche accurata negli arredi per cui è piacevole fermarsi a gustare il cono seduti sulla panchina interna ):

Secondo me, regge bene il confronto con il gotha delle gelaterie bresciane più rinomate. Infatti, sebbene non sia ancora uno dei posti "abitudinari" dei bresciani, forse per la sua collocazione, appena fuori dalla città, credo lo diventerà in breve tempo.
Nel frattempo io mi godo la mia "scoperta" portandoci nuove persone che ne escono sorridenti (ScusaPronta n.52 per autogiustificarmi un gelato!).

Per essere perfetta, PER ME, manca solo un dettaglio...ecco...dovrebbero mettere la cioccolata con il "Sistema dei pezzi giganti", aggiungendo, così, quel brivido di attesa del sapere se nel cono è capitato un pezzettone di fondente e..ovvio...DEVE capitare! (goduria immensa e totale).
(voto: 8.7)

Dove: Gelateria Sottozero - Via Francesco Petrarca,  25020 Flero -Brescia
Web:  www.gelateriasottozero.it

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Gelateria Sottozero: how to attract a person: me!

I have a rule, when I study a new ice-cream I always start with two flavors: Stracciatella and a strange taste (maybe the flavor of the month). The first because it's my favourite flavor, so I must be conquered by. The second, because being unknown, if not remarkable, after two licking, makes me tired / sick.
My theory is that just by trying all the Stracciatella flavors of the world I will be able to find the perfect  ice-cream parlor, the one to fall in love forever and where to deposit my salary directly!
Usually I'm accompanied by a taliban of Pistacchio flavour, so I can taste also this one and  the picture is complete.

Now, it is a month or so that I buy a half a kilo's bowl of Stracciatella /Pistacchio  flavours from the Sottozero ice-cream parlor, to tell the whole world how much I like their ice cream, possibly following my utterances with a lot of the ritual pictures (such as the serious foodies of the serious FoodBlog) ... but .. NOTHING.
The ice-cream (mysteriously) ends before I was able to take a picture!
So, last night, began the Mission Impossible: take a picture before eating ice-cream.
Directly on the site, so as not to fall into the temptation to say "Oh well, I can buy it again another day for the photo". Ok, ok, it's true, I am a greedy, but I'm not an
undifferentiated greedy  (Rule n. 1: "If I will get fat it must be worth it!").
Is that this ice-cream is really delicious.
It 's good thus, on the cone, by licking, with no frills and exotic topping.
It 's good in its simplicity.
It's so good that I leave the house (by car!) and go there on purpose.
(and the shop is also accurate in the furniture so
is nice to stop and enjoy the cone on the bench inside).
In my opinion, this place handle comparison well with the elite of the most famous ice-cream shops in Brescia. In fact, although it isn't still one of the "habit" of Brescia's people, perhaps because of its location just outside the city, I think it will become in a short time.
In the meantime I enjoy my "discovery" bringing there new people who come out smiling (ReadyExcuse n. 52 of
self-justifying for an another ice cream!)
To be perfect, FOR ME, just missing a detail ... well ... they should put the chocolate with the "System of giant pieces," adding, thus, the thrill of waiting to know if it would happened one giant in a cone and .. of course ... it should MUST happen! (immense and total
pleasure).
(Rating: 8.7)

venerdì 9 agosto 2013

Contest: Summer Is Possi

In un normale sabato estivo, dopo due formaggi fusi con polenta, un pollo alla griglia, due spiedini, tre birre,  patatine fritte e un atmosfera collettiva da "sandalo coi calzini", l'unica cosa sensata che restava da fare era andare in gelateria!
A Brescia quando voglio sedermi con gli amici ad un tavolino, stare comoda e, magari, concedermi una di quelle coppone “10.000 calorie” con tanto di ombrellino, cialde e "dieta mia vattene via", allora vado da Possi.
Quel giorno, in particolare, su ogni tavolo c’era un cartellino con sopra questo:

Logo contest Possi
ovvero un invito a fotografare il proprio gelato, postare la foto su Facebook e farla votare dagli amici.
In palio, per il primo classificato, c’era la possibilità di creare una coppa di gelato personalizzata e sceglierle un nome.
Mi si sono illuminati gli occhi a stellina! Io VOLEVO creare, assolutamente, un MIO gelato e dargli un nome!
Ho fatto la foto al mio gelatino con il mio cellulare "punti Esselunga" e con questa foto ho tartassato per giorni e giorni gli amici su Faccialibro perché mi votassero (a proposito GRAZIE a tutti di avermi sopportato e supportato!):

Sono arrivata seconda.
Ma non importa, è stato ugualmente carino partecipare.
Primo perchè tanto, oramai, l’idea malsana di creare il mio gelato si è insinuata in me e, poiché posseggo una gelatiera, è solo questione di giorni!
Secondo perchè anche alla seconda classificata, Possi ha riservato un bel regalo che sono andata a ritirare in buona compagnia (potevo mai perdermi l’occasione di spaciugare?!? MAI!).
Questo è il mio “assaggino” del giorno del ritiro del premio:


E questo è il premio:

 Una maglietta, una piccola borsa termica, due mug molto carine e... indovina l'intruso?
...

Anche alla mia micia è piaciuto il regalo!!

Possi è una gelateria che esiste da che ne ho memoria storica, ma solo recentemente ha saputo rinnovarsi sia esteticamente che qualitativamente: oggi è un locale accogliente e fresco, con proposte variegate, adatte a soddisfare anche  esigenze particolari come quelle Veg o dei celiaci.
Vengono proposti gusti tradizionali, senza una particolare attenzione alla stagionalità ma con un'ottica di qualità che permette di gustare un gelato sempre piacevole.
La vera forza della gelateria, sono le coppe-giganti: da Possi bisogna sedersi al tavolino ed esagerare; con le classiche, “Affogato al caffè”, “Banana Split”, “Spaghetti di gelato”, “After Eight” (gettonatissima!) ma anche con quelle meno convenzionali, come le “crepe con gelato” o i “waffel con Nutella e gelato”.
Il mio "assaggino" della foto sopra è un waffel senza nutella ma con gelato e panna, che oltre ad essere gigante era sofficissimo, veramente spaziale! Anzi, se ci penso, mi viene un languorino...
(Voto: 7.5)

Dove: Gelateria POSSI -Via Triumplina n. 245,  25136 Brescia - tel. 0302002308
Web: www.gelateriapossi.it

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Contest: Summer Is Possi

In a normal summer's saturday after had two polenta with melted cheese, a grilled chicken, two skewers, three beers, fries and with a collective atmosphere as "socks with sandals", the only reasonable thing left to do was going to the ice-cream shop !
In Brescia, when I want to sit at a table with friends, being comfortable and, perhaps, allow myself one of those ice-cream bowls "10,000 calories" with topping, wafer and "my diet go away," then I go to Possi.
That day, in particular, on each table was a card with this on:
that is an invitation to photograph one's ice cream, post the photo on Facebook and ask friends to vote it.
Up for grabs for the first place there was the possibility of creating an ice-cream's cup customized and choose a name for it.

My eyes has lit up like stars in the sky! I WANTED to create, absolutely, MY ice-cream and give it a name!
I took the picture of my little ice-cream cup with my smartphone "Esselunga's points" (N.D.R. Esselunga is a supermarket, and I bought my smartphone
with the points collected by shopping there) and with this picture I bothered my friends for days on Facebook because I wanted that they voted (by the way BIG THANKS to all!!)

I came second.
But no matter, it was nice
also to attend.
First, because by now, the
unhealthy idea of creating my customized ice-cream bowl  has crept into me and, since I own an ice-cream maker, it is only a matter of days!
Second, because even to the picture which arrived at second place Possi has reserved a nice gift; I went to withdraw it in good company (Could I ever miss the opportunity of "snacking"?!? NEVER!).
This is my "little taste" of the day of award's withdrawal:
And this is the prize:
A shirt, a small cooler and two mug very nice and ... guess the intruder?
...
Even my cat liked the gift!

Possi  is an ice-cream parlour from historical memory that I have, but only recently has been able to renew both visually and qualitatively: today is a cozy and cool shop, with varied proposals, adapted to meet special needs such as those of celiac or Veg.
They offer traditional flavours, without putting particular attention to the seasonality of ingredients but with a view to quality that allows to enjoy an ice-cream that is always pleasant.
The real strength of  Possi are the bowls: here you have to sit at a table and exaggerate; with the classic: "Iced Coffee", "Banana Split", "Spaghetti ice-cream", "After Eight" (very sough-after!) but also with those less conventional, such as: "crepe with ice-cream" or "waffle with Nutella and ice-cream."
My "little taste" of the picture above is a waffle with ice-cream, without Nutella but with cream; as well as being giant it was spongy, really out of this world! Indeed, if I think about it now, it makes me craving.
(Rating: 7.5)

martedì 30 luglio 2013

Primo post serio: granita siciliana a Brescia

La colpa è di una foto di amici in vacanza in Sicilia: due belle granite alle more di gelso, con tanto di panna e brioche. Ho sbavato sulla tastiera.
Poi mi è anche toccato pulirla e spiegare ai colleghi che non ho ancora un caso da "Malattie Misteriose", sono solo golosa.
Nella triste pausa pranzo, di fronte ad un'insalatona dieteticona, riflettevo sulle sofferenze della vita, del lavorare  in Luglio e della lontananza che crea dipendenze effimere, fatte solo di pensiero: il pensiero fisso della granita siciliana a migliaia di km da me. Sigh!
...
Ma noooo... cheddico? A Brescia la Sicilià c’è!
In questo caso sotto forma di un baretto tristolino e bruttino! Forse 10 tavolini fuori, arredamento stile bar-sport, gestione  laconico-brusca e vista panoramica dell’Ospedale Civile di Brescia.
In questo bar-pasticceria-graniteria non si prende un gelato (assumere direttamente una fialetta di aromatizzante chimico dà più soddisfazione), non si và a fare aperitivo (a meno di essere un nerd in odore di suicidio e mancante della motivazione finale), ci si và SOLO per la granita.
Inspiegabilmente, infatti, la granita è eccellente; è cremosa ma non somiglia ad un gelato, è ghiaccio fine fine ma non è uno stucchevole sorbetto "vado-bene-sempre e costo poco al ristoratore". Sazia i golosi se scelta tradizionale con panna e brioche e rinfresca nei gusti classici come Menta o alla frutta. Ma non è sorprendente solo per me, lo è anche per tutti quei bresciani che vedo arrivare, mangiare la granita e lasciare il tavolo poco dopo (il posto non ispira a trattenersi oltre i 5 minuti di digestione),  sicchè il locale è sempre movimentato.
Pistacchio e Caffè, rigorosamente con panna montata, sono i miei gusti preferiti ma sono ottimi anche gli altri classici della tradizione sicula: gelso e mandorla.
Io apprezzo anche il gusto Anguria, che trovo fresco e privo del problema “impiastricciamento” che ho con il frutto!
granite Etna

Forse non è il meglio della Sicilia approdato in terra bresciana, ma è sicuramente la migliore granita che io abbia assaggiato ad oggi (in Sicilia, sigh, non sono ancora andata per l’orginale ma prima o poi…).
P.S. Attenzione al conto quando si è in gruppo, hanno il vizietto di infilarci qualche "surplus" e non sono molto gentili quando gli si fa notare l'errore. Meglio farsi il conto al tavolo e arrivare in cassa preparati.
(voto: 7.5)


Dove: Pasticceria Graniteria Bar ETNA, Via dal Monte Pietro n. 12 - Brescia
Calorie:  meglio non sapere

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First serious: sicilian granita (slush) in Brescia

The fault lies with a picture of friends on holiday in Sicily: two beautiful granite Mora di Gelso (Mulberry)-flavoured with lots of cream and brioche. I drooled on the keyboard.
Then I also had to clean it and explain to colleagues that I have not a case of "Mysterious Disease" but I'm just greedy.
In the sad lunch break, in front of a big diet salad, I reflected on the suffering of life, the sadness of working in July and the distance that creates ephemeral dependencies, made only of thought: the constant thought of the sicilian granita at thousands  miles away from me. Sigh!
...
But noooo ... what I say? In Brescia there is Sicily!
In this case is in the form of a little, glumy and ugly bar! Maybe 10 tables outside, furniture of "sports bar" style, laconic-rude management and a panoramic view of the Civil Hospital of Brescia.
In this bar-pastry-graniteria don't go to take an ice cream (take directly a smell of chemical flavoring gives more satisfaction), don't go to have a drink (unless you are a nerd who contemplates suicide and lacks the final motivation), here goes ONLY to have a granita.
Inexplicably, in fact, this granita is excellent, it is creamy but does not look like an ice cream, ice is very fine but it is not a sickly sorbet "I'm-always-good and cost little to the restaurateur". It satisfy the gourmands if choice traditional with cream and brioche and refreshes if in the classic flavors like Mint or fruit. But this place doesn't amazing only me, but also all those people who I see coming, eat their granita and leave the table a little later (the place does not inspire to stay more than the 5 minutes necessary for first digestion), so the place is always busy.
Pistacchio (Pistachio nut) and Caffè (Coffee), strictly with whipped cream, are my favorite flavors but also other sicilian traditional flavours are great: Mora di Gelso (Mulberry) and Mandorla (Almond).
I also appreciate the Anguria (Watermelon) flavour which I find fresh and free of the problem of "besmearing" that I have with the fruit!
Maybe not the best of Sicily arrived in Brescia, but it's definitely the best granita I've tasted till today (in Sicily, sigh, haven't gone yet to taste the original but sooner or later ...).
P.S. Watch the bill when going in a group, they have the bad habit to add some "surplus" in it and are not very helpful when you point out the error. Better to get the bill to the table and get prepared in case.
(Rating: 7.5)

giovedì 25 luglio 2013

Il Cooky Snack è tornato!


C’era un volta il Liceo Scientifico, fatto solo di due parole “Liceo”+”Scientifico”. Non c’erano strane metamorfosi ad indirizzo biologico, tecnologico e altre modernità di questo tipo.
C’era invece il latino da studiare, taaanto, per 5 anni.
E c’ero io, che ogni due giorni spendevo ore con Cesare e il  "De Bello Gallico” o mi intrattanenvo con Cicerone e la sua “De Re Publica” (la mia preferita, più facile!).
Il bello degli 80's è che c’era anche il Cooky Snack, un gelato talmente grande e buono da tenerti compagnia per tutto il pomeriggio di compiti a casa.
Il primo vero comfort food  quando ancora la definizione non esisteva e si aveva voglia di “qualcosa di buono”.

cartellone Algida 1989

L’unico vero problema era IL vocabolario perennemente macchiato di cioccolato; infatti il Cooky Snack originale, consiste in due biscottoni morbidi (ma non mollicci) con in mezzo uno spesso strato di gelato alla panna e chiuso sui bordi da una dose industriale di gocce di cioccolato (presenti, furbette, anche nel biscotto)  che scappano via ovunque quando lo apri (ed  inevitabile  è raccoglierle da ovunque, compresi jeans, pavimento, poltrona, cuscino, schiena del cane e… ficcarsele in bocca!)
Inutile temporeggiare: è buonissimo. E’ grande, ma ne mangeresti due, è cioccolatoso e pannoso, ma non nausea mai.
Lasciata libera di dare sfogo all’Hobbit che dorme in me, lo avrei mangiato a colazione, seconda colazione, spuntino delle 10.00, pranzo, merenda, aperitivo e cena. Sempre.
Poi, misteriosamente è scomparso dal mercato (tragedia!) ed è entrato nel mito della storia.
Fonti autorevoli ci dicono che:  “Il Cooky Snack fa parte, assieme al Piedone, al Magnifico, al Twister, al Winner e a tanti altri, di quei gelati misteriosamente spariti nel nulla, come una scoreggia nel vento. Alcuni nostalgici, trentenni e volenterosi, si sono rivolti anche alla nota trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?" per segnalare l' inquietante pluriscomparsa. La conduttrice  ha dichiarato ai microfoni: non sappiamo dove siano, ma ci piace pensare che si trovino tutti nel grande paradiso dei gelati". (cit. Nonciclopedia)

Ma ...(suspense)..E’ TORNATO! Il Cooky Snack è tornato.

L’estate lavorativa ha un amico in più e io ho un problemino di scelta in meno; di fronte al bancone dei gelati del Super non c’è più gara, se c’è la confezione da 6 Mini Cooky Snack, vado a botta sicura!




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The Cooky Snack is back!


Once upon a time there was the Highschool of Science, only made of two words "Highschool" + "Science". There weren’t strange metamorphosis in addresses like  biological, technological and other modernities of this kind.
Instead there was Latin to be studied, maaany, for 5 years.

 And there was me, that every two days spent hours with Caesar and his "De Bello Gallico" and amused me with Cicero and his "De Re Publica" (my favorite, easier!).
The beauty of the 80's is that there was also the Cooky Snack, an ice cream so great and good to keep me company throughout all the afternoon’s homework. The first real comfort food when the definition didn’t exist yet  and there was the need of "something good".
The only real problem was the IL vocabulary permanently stained of chocolate, because the original Cooky Snack, consisted of two biscuits soft (but not mushy), with a thick layer of Panna (Cream) ice cream in the middle and sealed edges by a massive dose of chocolate chips (present, craftily, even in the cookie) that ran away everywhere when I opened it (and it was inevitable to pick them up from everywhere, including jeans, floor, chair, cushion, back of the dog and ...put all in the mouth!).
Now don't want to shilly-shally: it was yummy. It was great, but you would eat two, it was chocolaty and creamy, but never do aversion either.
Let me free to give vent at the Hobbit who sleeps in me, I would have eaten it at breakfast, second breakfast, as snack at 10am, lunch, appetizer and dinner. Always.
Then, mysteriously it disappeared from the market (tragedy!) and entered in the myth of history.
Renown sources tell us that: "The Cooky Snack is a part, along with Piedone, the Magnifico, the Twister, the Winner and many others, of those ice cream mysteriously disappeared into thin air, like a fart in the wind. Some nostalgic thirties turned also to the note TV show "Chi l'ha visto?" to signal the 'multiple, disturbing vanish'. The presenter said that: we do not know where they are, but we like to think they are all great in heaven ice cream. "(Cited. Nonciclopedia)

But ... (suspense) .. It 's BACK! The Cooky Snack is back.

The summer job has one more friend and I have a little choice problem in less, in front of the ice cream's counter at the Supermarket there will be no race, if ther's a pack of 6 Mini Cookie Snack, I'm going to a sure hit !